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Terminator
Cum panem et circenses - 17
Don Chisciotte

Terminator & Francesco Starace

"Per cambiare un'organizzazione ci vuole un gruppo sufficiente di persone convinte di questo cambiamento, non è necessario sia la maggioranza, basta un manipolo di cambiatori. Poi vanno individuati i gangli di controllo dell'organizzazione che si vuole cambiare e bisogna distruggere fisicamente questi centri di potere. Per farlo ci vogliono i cambiatori che vanno infilati lì dentro, dando a essi una visibilità sproporzionata rispetto al loro status aziendale, creando quindi malessere all'interno dell'organizzazione dei gangli che si vuole distruggere. Appena questo malessere diventa sufficientemente manifesto, si colpiscono le persone opposte al cambiamento, e la cosa va fatta nella maniera più plateale e manifesta possibile, sicché da ispirare paura o esempi positivi nel resto dell'organizzazione. Questa cosa va fatta in fretta, con decisione e nessuna requie, e dopo pochi mesi l'organizzazione capisce, perché alla gente non piace soffrire. Quando capiscono che la strada è un'altra, tutto sommato si convincono miracolosamente e vanno tutti lì. E' facile". *

Ragazzi, qualcuno glielo vuole spiegare a Sancio che questo bel discorsetto non l'ha fatto Starace! Quello sciocco di Sancio insiste: ma cosa c'entra il segretario del partito fascista con un manipolo di cambiatori, la distruzione fisica dei centri di potere, creare malessere all'interno della propria organizzazione, colpire chi si oppone, la platealità dell'azione, incutere paura, non lasciare requie! Tra l'altro qualcuno avvisi Sancio che Starace è morto e sepolto dal lontano 1945. Vabbè, d'altronde Sancio è un povero zoticone e in qualche modo va educato. Io da parte mia c'ho provato, spiegandogli che quelle sono parole del mitico Renzi, del nostro Salvatore, dell'illuminato Cambiatore. Quella è la summa del suo pensiero-azione, anzi dell'azione-pensiero perché lui prima di pensare agisce, colpendo a destra e a manca, diciamo pure più a manca che a destra ma poco importa perché lui ha fretta e sa che la gente, pur di non soffrire, tace e confida che prima o poi ogni cosa debba finire.

* Francesco Starace, amministratore delegato dell'Enel, in risposta alla domanda di uno studente della Luiss Business School di Roma, il 14 aprile 2016. Il principale azionista dell'Enel è lo Stato, attraverso il ministero dell'economia. Non c'è che dire… proprio una bella lezione!

Don Chisciotte

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  30 maggio 2016